Il 22 agosto celebriamo la memoria di Maria Regina. Questa festa diventa occasione per ricordare le meraviglie che Dio ha operato in Maria Santissima.

San Luigi Grignion de Montfort nel suo Trattato della vera devozione a Maria scrive che la Vergine è l’eccelso capolavoro dell’Altissimo, la Madre mirabile del Figlio, la fonte sigillata e la Sposa fedele dello Spirito Santo; “il santuario e il riposo della santa Trinità, dove Dio si trova in modo magnifico e Divino” (Trattato vera Devozione, 5).
Maria Santissima è il capolavoro di Dio, la “sede di tutte le grazie, ornata di tutti i carismi del divino Spirito” (Bolla Dogmatica Ineffabilis Deus); “superiore a tutte le lodi del cielo e della terra […] è il miracolo di Dio per eccellenza, anzi, il vertice di tutti i miracoli” come afferma il beato Pio IX.

“Come un giglio fra i rovi”, Maria Santissima fu scelta da Dio e preservata dal peccato fin dall’eternità, creata pura da ogni colpa e consacrata tempio di purezza, venne preparata nel nascondimento, nel corpo e nello spirito perché diventasse degna dimora del suo Figlio Unigenito.

Maria è la Via privilegiata per arrivare a Dio. Nel suo prezioso libro “Il segreto di Maria”, il Montfort insegna che per salire e unirsi a Dio, “bisogna servirsi dello stesso mezzo di cui Egli si è servito per discendere verso di noi”.

Questo mezzo è una vera devozione alla santa Vergine. “Essa consiste nel donarsi interamente, come uno schiavo, a Maria, e per mezzo di Lei a Gesù; e si traduce nel fare ogni cosa con Maria, per mezzo di Maria e per Maria”. (Segreto di Maria, 28).

Una volta uniti a Maria e alle sue intenzioni, per mezzo di Lei bisogna unirsi alle intenzioni di Gesù Cristo, lasciando che Ella agisca in noi secondo la volontà di Dio e per la sua maggior gloria. Una tale devozione, ricorda il Montfort, se praticata fedelmente, fa sì che l’anima di Maria sia in noi per glorificare il Signore, e che il suo spirito sia in noi per rallegrarci in Dio suo Salvatore (Ibidem, 54).

Questa pratica di devozione deve essere piantata come albero della vita nella nostra anima dallo Spirito Santo e da noi dev’essere curata, protetta e coltivata, perché porti frutto a suo tempo. Come insegna san Massimiliano M. Kolbe, crescendo nella devozione alla Madonna si giunge al punto che “Essa col nostro cuore povero ama il suo Divin Figliuolo. Noi diventiamo il mezzo per il quale l’Immacolata ama Gesù, e Gesù, vedendoci proprietà e quasi parte della Santissima Madre, ama Essa in noi e per noi”.

Dunque come afferma il Montfort “Chi conosce questo segreto, lo viva fedelmente”!

(di Maria Bigazzi)