Mercoledì 29 ottobre 2025, la Comunità di Vita delle Sorelline del Cuore Eucaristico di Gesù si è recata in pellegrinaggio al Santuario del Bambin Gesù di Arenzano (GE). L’occasione era una di quelle importanti, che non si possono che celebrare dicendo il proprio “grazie” prendendo parte alla Santa Messa… Il 29 ottobre 2020, infatti, ha avuto inizio la vita comunitaria delle SCEG. Da allora sono passati cinque anni: una vita, a pensare che 3 delle 4 prime Sorelline avevano appena 18 anni e ancora frequentavano la quinta superiore, quando hanno deciso di andare a vivere insieme per condividere un cammino di fede e di preghiera… Eppure, se ci si volta indietro, questo tempo pare trascorso in un soffio… Davvero ci viene utile ricordare quanto scrive il salmista, rivolgendosi al Signore: “Insegnaci a contare i nostri giorni e giungeremo alla sapienza del cuore” (Sal 89,12). Dobbiamo, cioè, essere consapevoli ogni giorno di quanto breve sia il nostro pellegrinaggio terreno, per poter assegnare il giusto valore e significato a ogni giorno del nostro cammino di vita. Ecco perché diventa utile, e pedagogicamente prezioso, ricordare anniversari e scadenze: per fare memoria delle meraviglie che il Signore ha operato nella nostra esistenza, per nutrire riconoscenza profonda per il passato e alimentare una salda speranza per il futuro.

Con questi sentimenti, dunque, abbiamo deciso di recarci in pellegrinaggio al Santuario del Bambin Gesù di Arenzano. Giunti nel primo pomeriggio sul luogo, abbiamo anzitutto lasciato un po’ di provvidenza (generi alimentari a lunga scadenza) ai padri carmelitani che dirigono il seminario minore che lì ha sede, ove studiano ragazzi che frequentano le scuole medie e il liceo classico: un gesto semplice, ma concreto, dettato dal desiderio di condividere quanto la generosità del Padre ci fa arrivare ogni giorno, certi che quanto si riceve deve a sua volta essere donato e distribuito, per alimentare, con la grazia di Dio, una catena virtuosa di provvidenza e di aiuti… Inoltre, un modo per dire ancora una volta il nostro “grazie” al Signore che, con la Sua Provvidenza, ci ha concretamente sostenuti in questi cinque anni di cammino.

Eh, sì! Perché il 29 ottobre 2020 le Sorelline del Cuore Eucaristico di Gesù – dopo aver vissuto un bellissimo pellegrinaggio a Fatima, nel quale hanno ricevuto conferma, il 10 ottobre di quell’anno, della bontà del loro desiderio di iniziare un cammino di vita e di fede condivise – hanno fatto il loro ingresso nel Convento Cappuccino di Santa Maria degli Angeli, presso la frazione di Casale Monferrato (AL) denominata Santa Maria del Tempio. Poiché tale convento, lasciato da diversi anni dai padri francescani, dipendeva ormai dalla Parrocchia del Cuore Immacolato di Maria, di Casale Monferrato, la mia città natale, non ho avuto esitazioni nel chiedere al parroco, don Giuseppe, se le Sorelline potessero andare proprio in quell’ex convento per iniziare la loro esperienza di vita comunitaria. Don Giuseppe – era il 17 ottobre 2020, lo ricordo bene – mi ascoltò con attenzione e poi mi disse: “Se te ne occupi tu, va bene”. Nel senso che avrei dovuto seguire le Sorelline in quella che sarebbe stata la loro esperienza di fede e di vita spirituale, ma altresì occuparmi di tutti gli aspetti concreti legati alla… sopravvivenza quotidiana! E così ho fatto. Mettendomi volentieri interamente a disposizione per questa piccola, grande opera di Dio che pensavo avrebbe potuto fare tanto bene a quelle (prime) quattro Sorelline. E non soltanto a loro! Infatti, in questi cinque anni, diverse altre ragazze sono entrate a far parte della Comunità di Vita per periodi più o meno lunghi, vivendo un tempo di discernimento e di preghiera, per prendere poi le proprie strade nel cammino della fede e della vita… Con diverse di loro è rimasto tuttora un vivo rapporto di amicizia e di preghiera, mentre non poche sono entrate a far parte della Comunità di Alleanza.

Dopo aver dunque donato un po’ di provvidenza per ringraziare la Divina Provvidenza del sostegno che mai ci ha fatto mancare in tutto questo tempo, abbiamo incontrato i ragazzi del seminario minore – poco più di una ventina di studenti – e abbiamo vissuto un breve momento insieme di condivisione e di testimonianza. Quindi, ci siamo recati nel Santuario dove abbiamo pregato il Santo Rosario e preso parte alla celebrazione eucaristica. Il tutto, ricolmi di sentimenti di stupore e riconoscenza per quanto Dio ha operato nelle vite di tutte e ciascuna delle Sorelline.

Nella giornata del 29 ottobre, inoltre, abbiamo fatto memoria liturgica della beata Chiara Luce Badano (1971-1990), santa protettrice della comunità SCEG, insieme a San Giovanni Paolo II (1920-2005). Una scelta – non operata da noi, bensì dalla stessa Chiara Luce, perché sono i santi che ci scelgono, e non viceversa! – che ha ricevuto una conferma proprio dal giorno di ingresso nella prima comunità SCEG: il 29 ottobre, appunto, come a dire che proprio Chiara Luce avrebbe accompagnato fin dai primi passi il cammino di vita comunitaria delle Sorelline.

Adesso riprendiamo il nostro percorso affrontando gli impegni quotidiani con la gioia per quanto il Signore ha realizzato in questi cinque anni e con la speranza di vedere frutti ancora più abbondanti negli anni a venire, certi che – come per Giobbe – anche per ciascuno di noi possa valere questa Parola di Dio: “Il Signore benedisse il futuro di Giobbe più del passato” (Gb 42, 12).

Perché questo possa realizzarsi, chiediamo la grazia di un cuore docile alla volontà del Padre e contiamo sul vostro costante accompagnamento nella preghiera, assicurandovi il nostro quotidiano ricordo dinanzi a Gesù Eucaristia!