Il Cuore Sacratissimo di Gesù è il re e il centro di tutti i cuori, da cui il nostro deve attingere fortezza, coraggio, dolcezza e magnanimità.
Se la nostra vita non è improntata a Cristo, se le nostre azioni non sono fatte per amore Suo e di conseguenza per i nostri fratelli, invano fatichiamo nel costruire, in quanto ci mancherà sempre la base su cui appoggiarci e su cui edificare ogni cosa. Per questo il Cuore di Gesù deve essere per noi il faro che illumina il nostro cammino e il nostro agire.
Il Cuore di Gesù è anche cuore Eucaristico. Questa devozione nasce da una richiesta di Gesù stesso che alla mistica laica Sophie Prouvier apparve rivelandole “con tono di lamento”:
“Sono il Cuore Eucaristico… Ho sete di essere amato nel SS. Sacramento… Quante anime mi circondano, ma non mi consolano… Il mio Cuore domanda l’amore, come il povero domanda il pane…”.
Padre Pio ricordava come il mondo possa resistere senza il sole, ma non senza la Messa, perché è dal Sacrificio di Cristo che ogni cosa ha origine e trova compimento, ed è l’Eucaristia il vero sole che illumina le nostre vite e ci unisce a Dio in un modo unico che non è dato neppure agli angeli.
La forza che viene dallo stare dinanzi al Gesù Eucaristico riempie il cuore e lo trasforma. Questo non significa che le prove e sofferenze svaniscano, o che ogni pensiero si allontani, ma che in Lui ogni cosa trova senso e occasione di offerta per affrontare con la grazia del Signore giorno dopo giorno, imparando e trovando ristoro e riposo nel Suo Cuore Eucaristico.
Guardiamo a Lui, ritorniamo a Lui, portando consolazione al Cuore di Gesù tanto oltraggiato, riparando le offese con tutto l’amore di cui siamo capaci. Il Signore non abbandona chi gli è fedele e lo ama, nonostante le fatiche e le battaglie di ogni giorno che se offerte a Lui, divengono gemme preziose per l’eternità.